TREMENTINA

    Oggi parleremo di acquaragia, prodotto indispensabile quando si tratta di vernici.
    È una sostanza utile in diversi casi, sia come diluente per vernici che come solvente per sporco ostinato, immancabile in officine e laboratori, ma spesso presente anche nei nostri garage.

    L’acquaragia nasce come prodotto vegetale, l’Essenza di Trementina, mentre oggi si utilizza principalmente quella minerale, che è di fatto benzina pesante. Andiamo ad approfondire le due alternative.
    La Trementina è una resina che si può ricavare dal pino, dall’abete o dal larice. Da qui per distillazione in corrente di vapore si ottiene il prodotto finito, l’Essenza di Trementina. Prodotto finito che, a differenza dell’acquaragia minerale che può essere tossica per l’utilizzatore, è anche un olio essenziale benefico.
    L’Essenza di Trementina è composta quasi totalmente da pinene (monoterpene) e in minor parte da sesquiterpeni. I terpeni sono le molecole che le piante rilasciano da cui deriva il profumo di ogni vegetale. Il pinene in particolare è responsabile dell’odore degli aghi di pino e delle sue resine. Si può trovare anche nel rosmarino, nella salvia nell’eucalipto e nella canapa. Può aumentare la concentrazione mentale e l’energia nonché agire come espettorante, broncodilatatore ed antisettico topico.
    Qui vicino, in Val Camonica, viene raccolta la trementina dai larici dalla famiglia Pendoli da 100 anni. Lo scopo in questo caso non è produrre l’essenza, ma usare le capacità medicali di questa sostanza naturale per produrre cerotti medicali, le pezze salutari di Valle Camonica.
    Il procedimento di estrazione della trementina è però il medesimo a prescindere dall’uso che poi se ne va a fare, che sia medicale o per ricavare l’essenza. Abbiamo contattato Mario Pendoli, che si occupa della raccolta della trementina in a Breno (BS), in Val Camonica. Ci ha spiegato che basta praticare un buco alla base dell'albero e poi raccogliere la resina ogni anno o ogni due anni. Questo non ha conseguenze negative per gli alberi, che, anzi, si è scoperto da studi che diventano più forti estraendo la resina.
    Dunque utilizzare questo prodotto naturale ha benefici dall’inizio alla fine: si tutelano i boschi di larice, pino o abete, si evita di utilizzare un prodotto petrolifero, e si ha un prodotto finale ugualmente efficace e atossico.
    Dall’altra parte l’acquaragia minerale, è un derivato del petrolio, benzina pesante, con idrocarburi aromatici all’interno per renderla più efficace. Anche se, a differenza della benzina, non viene bruciata, per ottenerla la filiera è lunghissima, in maniera analoga al carburante.
    1. Estrazione del petrolio, che determina impatto ambientale dovuto alle perdite di materiale durante il processo, e conseguente rischio di contaminazione di falda e suolo, oltre a un elevato consumo di energia
    2. Trasporto in raffineria, dal momento che le estrazioni petrolifere avvengono in Paesi distanti, bisogna trasportare il petrolio con le petroliere, che hanno enormi consumi di carburante, quindi impatto ambientale.
    3. Raffinazione del petrolio per ottenere l’acquaragia, come per la benzina, questo avviene in una raffineria, e non credo serva spiegare l’impatto ambientale di questa fase a chi vive nei pressi di una raffineria
    4. Una volta trasportato al punto vendita dalla raffineria il prodotto finito, questo contiene, come detto prima, idrocarburi aromatici, che sono tossici e cancerogeni, mettendo a rischio la salute anche dall’utilizzatore finale
    Si trovano entrambe in commercio, nei grandi magazzini oppure online, quindi a voi la scelta

     

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